Benvenuti nel 2012!
Buon Anno Nuovo a tutti
A Happy New Year to everybody
Buon Anno Nuovo a tutti
A Happy New Year to everybody
Con il logo originale dell'A.S.A.I. - disegnato dal nostro indimenticabile amico Martino Gerevini - desideriamo far giungere i migliori auguri per le imminenti Festività a tutti i soci della nostra Associazione e a tutti i lettori del nostro sito
Buon Natale e Felice Anno Nuovo
Season's Greetings
Yoyeuses Fêtes
Felices Fiestas
Frohes Fest
Boas Festas
С праздником
हैप्पी छुट्टियाँ
عطلات سعيدة
節日快樂
Martino Gerevini accanto a una delle sue opere "tridimensionali", dal titolo "42,195". L'artista realizzò questo lavoro per una esposizione interamente dedicata alla maratona (posters, quadri, documenti, libri, francobolli), che si tenne nei locali della Cantina Peri Bigogno, a Castenedolo (Brescia), nel mese di novembre 2010.
Esattamente dodici mesi fa, ghermito improvvisamente da un cuore che fino a quel giorno gli aveva regalato la forza per una vita di lavoro intenso e gratificante, ci lasciava Martino Gerevini.
Sentiamo il bisogno di ricordarlo oggi, qui sul sito dell'A.S.A.I., perchè Martino è stato per 17 anni l'artista che ci ha dato una identità grafica, che non esitiamo a definire unica, speciale. Elaborò graficamente il logo della nostra Associazione (che speriamo presto di pubblicare in sostituzione di quello provvisorio che figura in questa pagina, ma che nulla ha da spartire con quello "vero"), logo che presentammo all'atto di fondazione nel 1994. E da allora ogni copertina dei libri prodotti direttamente da noi, ogni impaginazione degli stessi, ogni scelta di caratteri di stampa, di taglio delle foto, qualsiasi aspetto della "grafica", era opera sua. Ci guidava, ma non imponeva mai, come nel suo stile di grande galantuomo. Voleva bene a quelli di noi che lo frequentavano da anni, voleva bene all'A.S.A.I. per quello che rappresentava e rappresenta per quelli di noi che l'hanno creata. Chi lo ha conosciuto ed ha avuto con lui frequentazioni di lavoro alla Arti Grafiche Apollonio di Brescia, la preparazione di un libro, il vederlo nascere, è sempre stata una esperienza di arricchimento professionale e umano, vicino a lui.
"La prima corsa a piedi, ricordata e descritta da Omero, cronista eccezionale, con abbondanza di particolari, è la sfida, avvenuta sotto le mura di Troia, fra Antiloco, Ulisse e Aiace d'Oileo, in occasione dei giochi funebri di Patroclo". Inizia così, sotto il titolo "Il primo cross dell'umanità" il capitolo d'apertura del volumetto (64 pagine) "Corsa campestre, scuola di campioni - I Cross - Country in Italia e nel Mondo - Nel giubileo del Campionato italiano", autori Bruno Bonomelli e Emanuele Carli, uscito a Verona, per i tipi della Stamperia Zendrini, nel marzo del 1966.
Era la prima pubblicazione interamente dedicata alla corsa campestre, disciplina alla quale Bonomelli aveva riservato nella sua attività di storico dell'atletica italiana una attenzione speciale, al contrario di quello che era sempre avvenuto in seno alla Federazione italiana, che del cross non si era mai curata molto.
In tredici capitoli Bonomelli e Carli mettono la pietra angolare di una storia del cross in Italia e nel mondo. Una piccola preziosità e rarità bibliotecaria che l'A.S.A.I. è in grado di offrire a quei soci che volessero arricchire la propria collezione. Alcune - pochissime - copie di questo storico libretto sono state reperite da due soci. Chi fosse interessato a ricevere la pubblicazione, può versare un contributo spese di 15,00 Euro, utilizzando il consueto bonifico bancario alla Cassa Padana BCC, filiale di Gambara, beneficiario ASAI Archivio Storico dell’Atletica Italiana Bruno Bonomelli
cod. IBAN IT91N0834054521000000104696
indicando la pubblicazione in oggetto e le coordinate per la spedizione postale.
Gianni Galeotti è iscritto in quell’elenco di “infettivi” che il virus dell’atletica ce l’hanno nel sangue e sono da tempo incurabili. Elenco che va riducendosi di giorno in giorno, lasciando il posto a profittatori, furbastri, incapaci e, soprattutto, somari.
Gianni Galeotti, in più, oltre ad amare l’atletica, è innamorato della sua terra, il Reggiano, dove, tra l’altro, vengono prodotte le forme del formaggio più buono del mondo.
Altro dettaglio sul soggetto: G.G. è conosciuto universalmente nell’orticello dell’atletica leggera come uno dei più stimati filatelici, specializzato, in particolare, nella collezione di francobolli relativi ai Giochi Mondiali Universitari. Ma non solo: gli assidui soci dell’Assemblea annuale ASAI (pochi, come da triste copione) ricorderanno la eccezionale esposizione nel Palazzo dei Principi, a Correggio, nel 2008. Apprezzatissimo anche il suo contributo con pochi rari “pezzi” ad una mostra sulla maratona, organizzata qualche mese fa nella Cantina Vitivinicola Peri Bigogno, di Castenedolo, alle porte di Brescia.
Dal connubio atletica-terra natia ecco il nuovo parto cartaceo del nostro, nostro per davvero, essendo stato fra i primi ad aderire alla proposta di creare l’Archivio Storico, come socio fondatore: “Atletica a Reggio Emilia, 100 anni di storia”, un corposo volume di 276 pagine.