Senza parole. Lasciamo parlare, almeno per chi le vuole rispolverare, quelle di carta pubblicate sulle pagine del «Giornale di Brescia» del 5 agosto 1978. Aggiungiamo solamente un «Grazie, Sara» per quel giorno, e per i tanti giorni emozionanti ed esaltanti che tu hai regalato a chi ha avuto la fortuna di viverli.