Non ci si scappa, è il tempo degli auguri. E quindi anche noi dell'Archivio storico dell'atletica italiana "Bruno Bonomelli" non facciamo eccezione. Ci viene in mente una considerazione, banale se volete, ma reale: per 350 giorni l'anno non sanno neppure se esisti, se sei ancora vivo, se stai bene o sei malato, se hai ancora un lavoro o qualche arrembante fondo di investimento americano ti ha buttato in mezzo a una strada (con comunicazione rigorosamente mail, come si usa adesso), ma negli ultimi dieci, quindici giorni, sei inondato da una valanga di biglietti d'auguri, rigorosamente elettronici pure loro, che hanno fatto la felicità dei micragnosi che così risparmiano sui francobolli (ormai non esistono neppure più se non per i collezionisti), e hanno decurtato le entrate di Poste Italiane. Almeno si evita di ritrovarli mesi dopo in nascoste discariche dove qualche postino lazzarone li ha buttati per non far la fatica di consegnarli.
I nostri li abbiamo affidati alla sobria eleganza del tratto del nostro amico Roberto Scolari. Una immagine che unisce il motivo augurale al logo che ha identificato, nel 2024, i nostri trent'anni di esistenza. Non un giorno, o trenta giorni, no, trenta anni. Che abbiamo ricordato con alcune iniziative significative. Con i piccioli del bilancio (totalmente nostro) abbiamo pubblicato il volume compilato da Alberto Zanetti Lorenzetti sugli sportivi che hanno rappresentato Brescia nella ultracentenaria vicenda dei Giochi Olimpici. L'autore ha poi fatto anche di più, di sua iniziativa: ha dato alle stampe, proprio in questi giorni, una seconda edizione, aggiornata con gli esiti dei Giochi della XXXIII Olimpiade Parigi '24. Sempre con il nostro borsellino (e chi ci ha mai dato un centesimo in trent'anni?) abbiamo pubblicato il dodicesimo volume della storia dei Campionati italiani di atletica leggera, dedicato all'anno 1948, un "librettino" di 194 pagine.
Ci siamo poi ritrovati a Gargnano, sul lago di Garda, per l'adempimento della trentesima assemblea annuale, che abbiamo cercato di arricchire con alcune iniziative, in particolare la consegna di tre riconoscimenti: il premio Bruno Bonomelli al prof. Sergio Giuntini, il premio Edoardo Giorello a Erminio Rozzini (un tecnico) e il premio Elio Forti ai suoi familiari per la lunga passione spesa per il podismo locale. Elio tanto ha fatto anche per la nostra associazione, davvero tanto, con discrezione.
E dunque, auguri. Auguri a tutti, soci, non soci, adepti del pollice alzato o degli emoticon sulla pagina Facebook. Auguri a quelli che leggono le nostre storielle e a quelli che fanno finta di leggerle. Auguri a quelli che si sono accorti che esistiamo e a quelli che in trent'anni non se ne sono mai accorti, o hanno finto di non accorgesene. Auguri a tutti, proprio a tutti. Si racconta che negli ultimi istanti della sua vita, Francesco Giuseppe, Imperatore del Regno Austro-Ungarico, sul letto di morte, in presenza di familiari, dignitari, generali, famigli, rivolse loro queste poche parole:" Ringrazio tutti, proprio tutti,...". La biografia che abbiamo letto dice che il sovrano completò la frase con altre parole, che noi, volutamente, tralasciamo, calati nel clima del finto "volemose bene" natalizio.
E allora, auguri, auguri a tutti, proprio a tutti.