Ormai siamo sommersi di spy stories, un vero e proprio tsumani: escono romanzetti a getto continuo, locali, nazionali, internazionali; si passa dal giudice del medioevo al commissario visionario napoletano, passando per il vicequestore romano in esilio nel gelido Nord (l'unico che abbia uno spessore narrativo); con un contorno di questori spesso ridotti a caricature, di giudici schizzofrenici, di mariti quasi cornuti, e ormai non mancano mai i siparietti di poliziettine che hanno storie d'amore con colleghe, e, sull'altro fronte, questurini con pulsioni omo, il politically correct. Senza dimenticare gli specialisti della Scientifica e gli anatomopatologi, veri e riconosciuti protagonisti di ogni omicidio che si rispetti. In questo superdiscount del poliziesco e dell'intrigo poteva mancare l'atletica leggera? Eh no, perbacco!
Stavolta non si tratta di provette, sangue e urine, che tanto sono andate (e vanno...) di moda nello sport, no, stavolta siamo agli spioni, alle oscure (non tanto) agenzie che costruiscono dossier ad arte, con complicità diffuse nello Stato (sempre esistite), in quelle che una volta si chiamavano Forze dell'Ordine, quelle che avrebbero il compito di difendere il cittadino e invece lo spiano, lo perseguitano, cercano di metterlo a nudo, con l'utilizzo di una tecnologia al servizio quasi esclusivo del potere e del malaffare. Alla faccia di quella ridicola, sbandierata, falsa difesa della "privacy". Ma per favore...
L'atletica dunque. A noi fa schifo parlarne, vera o non vera che sia la storia, ci pensino i giudici a trovare la verità, se ne hanno voglia, tempo e capacità. Se siete interessati alla storiaccia, potete leggere i giornali (ma chi li legge più i giornali?) oppure dedicare qualche minuto alla lettura dell'articolo che apre il numero 138 della pubblicazione "Trekkenfild", con cui, da molto tempo, il nostro sito intrattiene una forma di mutua collaborazione. Perboni e Brambilla, il gatto e la volpe (o la volpe e il gatto?) di questo "foglio" che si occupa di attualità, non potevano esimersi dal trattare l'argomento.
A seguire, se dio vuole, si parla anche di atletica. Come sempre.