
Partiamo col dire che il nostro socio Augusto Frasca ha individuato un altro personaggio nella foto della squadra italiana in posa sulla scalinata del convento dove alloggiava, foto che ci ha fatto pervenire Giuliano Gelmi e che abbiamo pubblicato qualche giorno fa (chi vuole se la vada a vedere). È il signore con baffi e occhiali, in piedi, l'ultimo a destra: risponde al nome di Ferruccio Porta, che fu dirigente in vari ruoli nelle strutture della Federazione, e, se ricordiamo bene, anche giudice di marcia. Se qualcun altro dovesse riconoscere persone nelle foto «vintage» che pubblichiamo, non esiti a farcelo sapere. Nella foto che pubblichiamo oggi (sempre grazie all'archivio personale dell'amico Giuliano) gli atleti schierati per la finale degli 800 metri: Gelmi è il terzo, Tagliapietra il sesto, contando da sinistra. Il vincitore, il tedesco Olaf Lawrenz, ha il pettorale numero 17.
Il bell'articolo scritto da Giuliano Gelmi ci ha ricordato la partecipazione della squadra italiana formata da universitari alla «Semana F.I.S.U.», rassegna che radunava atleti di un certo numero di nazioni sotto l'egida della Fédération Internationale des Sports Universitaires. manifestazione che già due anni più tardi - 1957 - avrebbe mutato nome in Universiade. Nel 1955 i goliardi si ritrovarono a San Sebastián, nel Paese Basco della Spagna. Gelmi ci ha racconato il «vissuto», noi adesso ci limitiamo a leggere fra i risultati. Utilizziamo, a questo scopo, una pubblicazione in due volumetti curati, ormai parecchi anni fa, da Raul Leoni e Alessandro Bianco, ed essendo a quel tempo i due autori soci nostri sulle copertine faceva bella mostra il logo A.S.A.I.