E questi chi è? Io sono Falconi, un quattrocentista...dell'Ottocento. Desidererei...
Godibilissimo il «Tuttosport edizione Carlìn». Due chicchette dal giornale di giovedì 13 settembre. In prima pagina c'è una serie di caricature uscite dalla matita del disegnatore di Cuorgné, fra le quali spunta la faccia del geom. Aldo Falconi, bresciano, inarrestabile nel suo genuino entusiasmo. Carlìn lo mette fra i suoi ritratti e nel «pezzo» sottostante scrive:
"E questi chi è?
"Io sono Falconi, un quattrocentista...dell'Ottocento. Desidererei soltanto che dicesse una parola della mia società, la «Forza e Costanza» di Brescia. Fa tutto da sola, manda gli atleti a tutte le gare, è la società di Paterlini, diretta dal commendator Fontana Pietro, nessuno ne parla...
" Ma sì: io ne parlo".
Questo gustoso episodio è riportato in un libercolo edito, nel 1995, da un nostro socio, col titolo «1945, disordinate storielle pedestri, sportive e di costume di un anno che ha cambiato il mondo». E basterebbe quell'episodio riportato dal foglio sportivo torinese per tratteggiare il ritratto di un uomo entusiasta, pieno di vitalità, generoso di suo. E se volessimo pensare al significato della etichetta «uomo di sport», ecco, il geom. Aldo Falconi da Cossirano, Franciacorta, rappresenterebbe l'immagine più nitida.
Di Aldo Falconi ricorre oggi, 4 marzo, il centenario della nascita. Siamo onorati di poter dire che la famiglia, in primis il figlio Bernardo, ha individuato nel nostro Archivio Storico il tramite per ricordare la figura di suo padre. E ci ha fatto dono delle riproduzione dell'enorme materiale fotografico di proprietà della famiglia. Un onore, e una responsabilità: speriamo di essere degni, minimamente, di questa fiducia. E di poter proseguire questo bel rapporto, che gratifica anche il nostro impegno per l'Archivio Storico, che fra i suoi elmenti costitutivi ha proprio il recupero e la conservazione di materiali e storie del passato.
Oggi, il ricordo della figura del geom. Aldo Falconi è affidato alla penna - lo si diceva una volta, fra poco non esisteranno più neppure le penne - di Alberto Zanetti Lorenzetti. Ed è non senza qualche fremito d'emozione che chi ha conosciuto quest'uomo leggerà queste belle righe.