Corriamo i più appassionanti 100 metri insieme a Fabio Monti e Claudio Colombo
Il nostro redattore incaricato delle recensioni librarie è un tipo puntiglioso, meticoloso, fors'anche tignoso. Si rifiuta categoricamente di scrivere anche solo qualche riga se non ha letto per intero il libro di cui deve parlare. Un professionista serio, uno degli ultimi Mohicani di un giornalismo abborracciato, disattento, incolto, affrettato, wikipediato. Quello che presentiamo oggi non è quello che si usa dire "un libro che profuma ancora di stampa", è stato pubblicato alcuni mesi fa. Ma ci sono buone ragioni per presentarlo a quelli dei nostri soci, o lettori, ai quali magari era sfuggito. Anzitutto è un bel libro di atletica: documenta quella che viene ritenuta la più affascinante disciplina del programma atletico, i 100 metri, la velocità, una corsa lampo, oggi di nove, dieci secondi, durante i quali tutti trattengono il respiro. Il tempo di un flash. Talvolta non basta la lettura dei centesimi per separare due atleti, si deve far ricorso ai millesimi di secondo.